
Il furore delle carezze assiepate sulla pelle
Diviene poesia fra le tue mani
Giunchi flessibili al vento
Odoroso d’ ambra e mughetti.
Raggi di luna offuscano la stanza
E le pareti hanno disegni cinesi
Di corpi lenti e flessuosi
Nell’intensità dell’incoerenza
Veliero ormeggiato in mare aperto
Delle nostre emozioni
Salvatrici di ore e peccati
Senza un formale giudizio
Della nostra verità.
Salvezza è fuggire dall’onda
Che travolge i sensi e placati rimorsi
Ai nostri voleri
Senza chiedere venia di quel dolore inconsueto
Che reclama alla bocca la sete.
Malinconia del distacco nel tuo incavo riposo.
Fioralba Focardi 28/09/2019