
Tra Due Anime Un Destino, di Fioralba Focardi “Che l’amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”, è la frase tratta da Emily Dickenson contenuta nell’esergo e che spiega molto bene quale sia il filo conduttore del romanzo, un romanzo, che si legge tutto d’un fiato. Il tema centrale è dunque la storia d’amore tra un uomo e una donna, ma è anche “una dichiarazione d’amore a Firenze”, la città in cui la Focardi è nata. Descrivendo, infatti, il girovagare di Giada alla ricerca di Ivan, uno sconosciuto incontrato per caso una mattina alla fermata dell’autobus, l’autrice descrive, meglio di una guida turistica, le vie, le piazze e gli edifici di Firenze, dopo essersi documentata o facendo ricorso ai ricordi delle storie raccontate dal proprio nonno. Fra i tanti riferimenti alla storia di Firenze, ci sono episodi relativi alla disastrosa alluvione del 1966 e al contributo prezioso degli Angeli del fango, accorsi da tutto il mondo per salvare il patrimonio artistico di Firenze. Giada, “orgogliosa di essere fiorentina”, non è solo innamorata della propria città, ma si ferma spesso in libreria a comprare libri di poesie, perché sono “una coccola per il suo cuore ammalato d’amore e follia”. Tutto il romanzo ruota intorno al concetto che “il destino lega davvero i fili”, come del resto suggerisce il titolo. Ivan, il protagonista maschile, “non ha mai creduto al colpo di fulmine, ma lui è stato centrato in pieno, è stato peggio di una tempesta”, quindi era destino che tra i due, incontratisi per caso, scoccasse la scintilla. Già nell’incipit è contenuta la parola ricorrente “sogno”, che in un certo senso fa da filo conduttore all’intero romanzo, perché sognare è la cosa che ci permette di andare avanti, affrontando le difficoltà che la vita ci pone davanti, come era successo ai due protagonisti prima del loro incontro fortuito.
Maria Lorello