I MEDICI tra realtà e fiction

Dei de’ Medici, delle loro origini si sa poco, ci sono voci che parlano del Mugello, ma niente è sicuro, si sa che erano “lanai”, e che tra il 1200 e il 1300 iniziarono la loro fortuna economica; fu con Giovanni di Bicci fondatore della Banca de Medici, l’inizio dell’ascesa della famiglia in campo politico, astutamente non chiese mai incarichi politici, ma ebbe tutte le cariche cittadine, fino a divenire Gonfaloniere di Giustizia; durante il suo governo istituì l’istituzione del catasto cittadino, un organismo che non tassava più ogni cittadino con le imposte sui consumi, ma bensì con tasse sulle entrate, questo fondo avrebbe permesso alla repubblica fiorentina una cospicua entrata, per sopperire alle necessità della città.


Con Cosimo detto il Vecchio, Firenze crebbe in campo politico e culturale. Uomo intelligente, usava l’astuzia per assoggettare i suoi concittadini, senza mai apparire, infatti non ebbe mai grandi cariche politiche nella repubblica fiorentina. Lui lavorava e manovrava dietro le quinte.
Austero, relegava il lusso all’interno dei suoi palazzi, apparendo in pubblico modesto. Uomo lungimirante creò la prima biblioteca aperta anche al popolo nel convento di San Marco a due passi dal palazzo Medici, l’abitazione era anche a pochi metri di distanza dalla Chiesa di famiglia in San Lorenzo.


Il nipote Lorenzo crebbe in un ambiente culturale aperto all’umanesimo, agli intrighi, e alla gestione della banca e della città. Intelligente e amante dell’arte Lorenzo ebbe modo di prepararsi al ruolo di signore di Firenze che coniò per lui l’appellativo di “Il Magnifico”, ormai signore indiscusso della città che sotto di lui conobbe il massimo splendore. Notevole è la lotta politico-religiosa fra il de’ Medici e il frate domenicano Savonarola, che biasimava dal pulpito del convento di San Marco Lorenzo, per la sua condotta libertina (anche se di lui non si è mai saputo di amanti durante il suo matrimonio con Clarice Orsini),soprattutto per quella ricerca costante del bello, di cui Lorenzo amava circondarsi portando a Firenze i più grandi artisti dell’epoca. Lorenzo morì nel 1492, lasciando al figlio Piero l’arduo compito di emulare la sua grandezza.

Lo sceneggiato I Medici ha reso onore alla più grande famiglia fiorentina, portando credo nuovo interesse per le loro gesta.
Ovviamente la storia della fiction è stata modificata, non tutto combacia, persino le immagini del Duomo sono moderne, il ri-vestimento di marmo delle chiese fu realizzato nel 1800, ma tantè la storia di Firenze e della famiglia in questione resta co-munque affascinante.

Fioralba Focardi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...