Eclissi di luna

Un contrabbasso e le sue note

Grevi e intense

Ricama la musica alla sontuosa notte

Si fa trasportare da un pianoforte

E un violino sommessamente

Sussurra delicate emozioni.

Il naso all’insù a puntare la luna

Che stanotte è vestita da sera

Guardala com’è bella

Sembra voglia invitarti a ballare.

Che meraviglia è questo colore così blu quasi nero

Lascia entrare sintomi leggeri

Brividi e battiti accelerati

Non sono malata

Oppure sì malata d’amore

E questa notte così romantica

Fa spazio alle parole e ai sospiri  

E come la luna

Stasera mi vesto di pelle

E alla luce del tuo sguardo

La lascio brillare impudica

Forse un po’ indecente.  

Fioralba Focardi ®

27 Comments

                  1. oh…se ne ha bisogno! In realtà lo inonda ma son sempre meno coloro in grado d’ascoltarla…anche la terra ha un suono, così come il cosmo…dovremmo imparare ad accogliere l’impercettibile e a spegnere l’orrendo frastuono

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                    1. E’ questo il compito della poesia e della musica, di tutta l’arte in genere. La terra possiede ciò che noi non vediamo, ascoltiamo, è una profusione di vibrazioni. Basta entrare in un bosco in qualsiasi stagione, oppure sugli scogli per poter sentire i suoi suoni, odori.

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                    2. questo dicevo, si. è quell’avvertire l’unisono di cui siamo parte… una sordità che non riguarda l’udito (pensa a Beethoven) spesso ce ne allontana

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                    3. Sì, abbiamo smesso di ascoltarla, o forse noi umani non vogliamo ascoltarla, è faticoso, preferiamo rumori forti, che distolgono la mente dalla soavità che può esserci nel fruscio del vento, o nel sommesso suono delle onde.

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                    4. possono farlo… e se accadrà nel tempo la fine lasceremo tracce di noi nell’infinito di musica e parole… credimi dal cosmo provengono al cosmo ritornano…come la vita stessa…

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                    5. E’ vero, ci credo anche io, per questo credo ci chiamano poeti, menestrelli o sognatori, ma è ciò che sentiamo che permette di sentire ciò che di bello c’è nell’universo…Sempre caro mi fu quest’ermo colle…L’Infinito

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                    6. cara che sei… ❤ questo idillio leopardiano è la summa dell'intelligenza percettiva di cui l'uomo è capace sono versi che rimando a memoria di continuo quando evoco scenari e visioni d'altrove

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                    7. Sei un sognatore, e l’infinito è il punto più alto dell’emozione più pura. Mi piace leggerla, anche se la so a memoria la devo leggere, perchè ogni volta mi porta a provare immagini e odori sempre nuovi. E’ un idillio che si protrae anzi si accresce ❤

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