
Cos’è la felicità?
In questo momento sono gli occhi verdi di mio figlio, i suoi capelli lunghi, e la barba tagliata da poco. Il suo sorriso. Questa è la felicità stamattina per me.
Non sono mai stata così tanti giorni lontana da lui, e questa pandemia ha messo in crisi la pazienza di una madre! Non sono la sola lo so, ma permettetemi di sentirmi felice, e di guardare il mio bambino con occhi che parlano di abbracci e di baci ritrovati.
Basta su via, il caffè mi aspetta di là, pian pianino si ricomincia, è una giornata diversa, dalla finestra il rumore della spazzatrice mi ricorda che è mercoledì. Ma lo soooo, ieri era martedì giorno importante, mica posso dimenticarlo.
Oggi ho voglia di colorare, ma questa carta da acquerelli comprata in uno store dove compri a poco, fa schifo, non importa mica devo fare mostre con i miei acquerelli.
Preparo tutto, dopo mi ci metto, ora leggo un po’ anzi no, devo finire di pulire casa, che barba, che noia, che barba, non sono nata casalinga. Nooo senti che musica passa ora sul mio YouTube, mi lascio trascinare e non mi agito più. Prendo la dolcezza e inizio a ballare, che giorno strano che è questo.
Tra un po’ arrivano mia sorella e mia nipote, anche loro hanno preso la strada per venire a trovare la mamma, quasi normalità?
Credo che questa settimana arriveranno tutti alla spicciolata, per un saluto un abbraccio appena accennato.
La musica continua dolce mentre scelgo quale disegno realizzare, ma devo scrivere anche, quante cose ho voglia di fare oggi.
Chissà quando potrò rivedere il tuo sorriso, toccarti la nuca, e baciarti, mi lascio cullare dal violino e un sottofondo di mare, che rallegra la stanza. Chiudo gli occhi e immagino una spiaggia, le onde, e le tue braccia, e non esistono più le pareti, ma solo un luogo incantato. Ballare sulla spiaggia, inciampando nella sabbia, e cadere sulla battigia e aspettare le onde che ci cullino verso il largo, in quell’azzurro quasi verde di un paradiso inventato.
Squilla il telefono, mi sveglio: “Buon giorno signora Fioralba, la chiamo per informarla…”,e mi rendo conto che è ancora la solita solfa, “ ha vinto un pacchetto vacanze”, ma vaffanculo, chissà quando potrò andare in vacanza! Ringrazio, e saluto cercando di essere il più gentile possibile. “Ma signora è un’occasione…” click e blocco il numero!
Le ragazze sono arrivate, si parla un po’ poi tornano a casa, mamma è contenta, rivedere tutti i suoi figli e nipoti, è importante. Pensa a quando potremo festeggiare tutti insieme, e sospira che tra poco sarà il suo compleanno e forse…forse…si potrà festeggiare.
Ho scelto alcuni disegni da mettere su carta, mentre scrivo la mente corre, oggi sono quasi poesia, mentre le idee corrono veloci sulla tastiera.
E mi ritrovo ancora in riva al mare, ad aspettare il tramonto, arancio e cobalto, in una sera d’estate, non ha importanza il luogo, basta che ci sia il tuo corpo accanto al mio ad ammirare il trasformarsi dell’orizzonte.
Guardo l’ora è ancora presto per il siparietto dell’improvvisata ginnasta, chissà se mi pensi, non lei ovvio tu, mentre mi cade una goccia di troppo sul foglio che sto colorando, una goccia di arancio come un frutto maturo e succoso d’inverno.
Un giorno chissà, quando qualcuno leggerà di questi giorni, cosa penserà? Forse che ero matta, esaurita o forse troppo romantica.
Fogli lasciati così nel vento, come farfalle in un pomeriggio di maggio.
Ma eccola è arrivata, sposta dei mobili, cade un oggetto, chissà che cosa vorrà fare stasera?
Saltella leggermente, che strano è dimagrita? Poi tum…tum…tum…rimbalza una palla, e poi eccola è di nuovo l’elefante che salta…boom…boom…boom…
Fioralba Focardi