Cronaca XLVI cinquantaseiesimo giorno di quarantena

Come promesso, vi racconto se ho dormito oppure no: poco ho dormito poco, e stamattina sento che il naso è strano, il setto nasale è dolorante.

“Ma se sei gonfia e rossa!”

Di solito la mattina non mi guardo allo specchio, o almeno non prima di aver preso il caffè e fatto colazione. Così non so chje aspetto possa avere in questo momento.

Vado in camera per guardarmi allo specchio, sembro un pugile che ha preso una bella botta sul naso.

Ecco mamma con il termometro, vuole che mi misuri la febbre, ma ovviamente non ce l’ho, è solo questa maledetta sinusite! Devo aspettare venerdì, sempre se sopravvivo!

Via smetto di lamentarmi, tanto con la mascherina camuffo il tutto, che palle questa mascherina, però, se mi metto un po’ di crema colorante, quella che uso d’estate, si macchia l’interno, il rossetto mi sbafa il contorno labbra, l’unica sono gli occhi, ma anche lì c’è la magagna, con la mascherina sudi, sudi e il calore scioglie, e se scioglie la matita si spande intorno al contorno.

Questo covid-19 certo ha dato un brutto colpo alla vanità, a meno che non hai gambe perfette, pantaloni, niente trucco, i capelli poi sono lunghi senza forma, direte voi, a chi devi piacere? A me, a me devo piacere, niente altro che a me. Mi sono ri-scelta quasi dieci anni fa, e non sarà un virus del cazzo, che mi farà cambiare di nuovo il mio modo di essere.

Fanculo alla sinusite, appena sto meglio ricomincio a truccarmi, a mettere le gonne quando apriranno i negozi, e farò tutto ciò che ho sempre fatto, solo con un po’ di attenzione, perché scegliersi fa bene, ma con il dovuto riguardo, perché a quello stronzo che ha fatto la guerra alla nostra salute, che ha cercato di diventare parte integrante delle nostre paure, non deve avere la meglio!

Se fosse una persona covid-19 l’avrei preso a schiaffi, gli avrei strappato quei tentacolini, e poi l’avrei costretto a chiedere scusa!

Dormire non mi fa bene, proprio no!

Ovvia, domani torna mia sorella a trovarci, giovedì ho mio figlio a cena, sabato mio fratello.

Le telefonate, si susseguono una dietro l’altro, voglio scrivere e non riesco, la testa è tormentata, bella questa: testa tormentata, me la devo segnare altrimenti poi la dimentico.

Il giorno che avrò tutta la mia roba che è rimasta nell’altra casa, tirerò fuori tutti i miei quaderni, tutti i miei foglietti, dove scrivevo ogni singolo pensiero.

C’è anche il quaderno della mia auto-analisi, dove segnavo tutte le mie dolorose vicende, quelle che mi avevano portato a cambiare personalità.

Non che lo voglia pubblicare, ma solo per rileggere e comprendere i passi che ho fatto e quelli che restano da fare, perché ho ancora tanto da lavorare sulla mia anima.

Niente letto oggi pomeriggio, da brava mi sono imposta: “Niente pennichella!”

Forse stanotte crollerò e almeno per un po’ di ore riuscirò a dormire.

Mi sono organizzata comunque, mi preparerò una bella tisana, qualche biscottino, il PC sul letto, le cuffie e se non dormo scrivo.

Intanto stasera per ora tutto tace, nessuno che rimbalza sulla testa, eppure le palestre sono ancora chiuse, chissà forse ha capito che stasera non potrei sopportarla per più di cinque minuti.

Mi sento megera, brontolona, istericamente agitata. Ma sono io? Vado in terrazza, gli uccellini cantano, ma che carini, il geranio rosso e giallo, guarda un po’ la mi’ mamma ha comprato un geranio romanista. E qui casca l’asino, cioè il mio pensiero che tanto è sempre lì anche se sono incazzata, lui è la mia luce, m il mio perfetto sorriso.

Boom…Boom…Boom…ma che carina, come salta bene, ha la grazia di una farfalla.

“Vedi? Se penso a te anche gli elefanti diventano leggiadri”.  

Fioralba Focardi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...