
Persiane chiuse
Il chiarore s’insinua filtrando
Tra le tende, arabeschi sulla parete
E il garrulo richiamo di campane
Inonda l’aria del mattino.
C’è la monotonia del risveglio
Con i suoi rituali da far avanzare
Fino alla tazza di un caffè e del suo fragrante aroma.
Ho lasciato tra le lenzuola
Il calore, sogni evaporati
E tu che sei già andato
E tornerai a me nella realtà
Di poesie e baci scritti
In questo diario di giorni vuoti e malinconici.
E intanto passano le ore
Dipingono tele e fotogrammi
Di sentimenti e sensazioni
Che vestono il giorno
Calendario di sospiri lasciati al vento
Delle mie innumerevoli incertezze
Senza di te.
Fioralba Focardi