
Scusatemi signori se il profumo che indosso è forte e nauseabondo alle vostre narici, ma sapete è stato estratto dai tanti corpi arsi in nome di colpe mai accertate.
Le mie sorelle hanno avuto in sorte tormenti e ceppi funebri per aver cercato di vivere ed esistere.
Ma noi non avevamo anima, ma un corpo sì, e quello era la tentazione che portava al peccato.
Ma di quale peccato stiamo parlando?
Perché mi sfugge il senso logico dei vostri contorti pensieri.
Una donna poteva essere spogliata della propria dignità con la violenza, ma che poi era assurdamente condannata per quell’atto dato che era stata la tentatrice, e si ritorna a me colpevole di tentare.
La vostra bieca concupiscenza, la vostra cattiveria nel tormentare torturare e annientare, ancora la dovete spiegare ai milioni di donne che hanno subito torture, violenze infinite, soprusi, e annientamento della personalità.
A parte un piccolissimo dettaglio che era da quella fessura così peccaminosa che siete nati, voi non sapete ancora spiegare questo odio che ci avete spruzzato addosso, come serpenti velenosi…mica quello della mela!
Mi piacerebbe vedervi nelle nostre vesti, urlare e dibattervi, proclamandovi innocenti, voi che innocenti non siete!
Fioralba Focardi