
L’asfodelo in fiore regna appeso ai graticci del ricordo di un Dio
Che ha secoli di noia appesi alla cintola del suo sudario.
Il Masticare amaro forse fiele
È di molti adepti dell’invidia
Fortuna volle che toccasse a loro farsene fregio
Medaglia appesa sul petto appesantito di troppe ovvietà.
Un errore è sempre un errore ma puoi guardarlo con rispetto
Se ti porta a superare certi eventi equidistanti o solo troppi identici
E non è un caso ritrovarseli tra i piedi senza averli mai cercati.
Mi dolgo come doglie partorite sulle banchine di un treno
Puzzolente di quell’odore acre e volgare
Che lascia le narici soffocate
Forse è l’inferno
Che fa sentire il suo fetore.
Fioralba Focardi 27/08/2019