
Vento, che scompigli i rami protesi
Come preghiera al cielo
Sparpagli gocce opalescenti
Contro muri disadorni
Placa la furia.
Cade la pioggia sferzante e indolore
Bagna il mondo e tutto quello che si muove
Neppure gli uccelli si levano in volo.
Non c’è magia in questa mattina
Così tetra e fredda,
Ci vorrebbe la neve
A scaldare l’anima e il paesaggio
Così lugubre e triste.
Mi piace la pioggia leggera
La lascio cadere sui capelli come carezze
L’annuso, specie se nel bosco mi trovo
Ha un odore inebriante
E cerco gnomi e folletti
Nascosti tra foglie bagnate
E tronchi caduti.
D’estate è diverso, la luce si palesa
Tra rami ricolmi di foglie colore di giada
Allora, incontri le fate
Si posano ovunque con il loro sbrilluccicare
D’oro e diamante.
Ma l’inverno ha tutta un’altra magia
Anche se è freddo e l’umore del tempo è così tetro
Ma a volte, sul calar della sera
La luna maestosa brilla così limpida e materna
Non ha freddo lei, e scalda i cuori
Quelli affannati, che tornano a casa
Dopo una lunga giornata in trincea.
Natale è passato malinconico e solitario
Chissà se la gente ha compreso
Il senso del vivere e dell’amare.
Fioralba Focardi