
Ed ora che della tua pelle
Restano solo povere ossa
Niente è perduto dei ricordi
Del tuo viso
Del tuo sguardo.
Ora che sei polvere
E non ci sarà più una lapide
Ma un’urna a ricordare chi eri
Nessuno potrà portarmi via
L’amore che mi portavi
Quello che mi ha generato.
Non potevo mancare ieri
Come ho fatto negli anni in cui c’eri
E vivevi per ogni singolo mio respiro.
Sei la mia pelle
Il mio naso e la mia ribellione
Perennemente in conflitto
Con la realtà che mi va stretta.
Se amare è necessario
Amarti è stato l’atto consolidato
Da un legame fatto di sguardi
E di piccoli gesti complici.
Vorrei ricordare la tua voce
Ma ho solo quel flebile ciao
Che è sempre lì carezza sull’anima
Quel ciao di un padre che se ne sarebbe andato
Oltre l’infinito
Ma mai troppo lontano dal cuore.
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