
Quando ero bambina
avevo ciliegie come orecchini
e stelle sempre in tasca.
Ora che sono donna
le ciliegie restano fra candidi seni
e le stelle hanno dimora nei sogni.
Tu che sei entrato nella mia vita
da una strada secondaria
urtandomi come un autotreno
imbottito d’emozioni
hai frantumato i sogni
lasciandomi indifesa.
Ed ora restano distanze
a cui non sappiamo dare vicinanze.
Ora vorrei stare su una vecchia sedia a dondolo
pettinarmi i capelli con le dita
e poi addormentarmi sotto la luna.
Hai lasciato il letto vuoto
come la mia mano e ho pianto
gridato
odiato.
E ora seduta sul prato
il solito
sorrido ad un nuovo sorriso
che saprà cullarmi nelle notti
con troppi sole e stelle dipinte sul soffitto.
Fioralba Focardi 22/03/2017
Splendida poesia!! 😍❤️😘❤️❤️❤️🤗❤️
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Grazie Ylenia 😍❤️😍❤️😍❤️
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