
Timidi raggi,
Nel mattino accarezzano
Palpebre ancora addormentate
Baciano impertinenti lo sguardo
Svegliato dai colori di un arcobaleno.
Primavera ha quel profumo sensuale
Di prati in fiore e pollini volteggianti
Gli uccelli iniziano a cantare
E l’aria si fa tiepida.
Scivolando fuori dalle coperte
Si resta a guardare dalla finestra
Tanta bellezza.
Indosso ancora il pigiama
Quello del lungo inverno
Senza te ho freddo
E la mia coperta
La tua pelle
È assente.
Quante alchimie sono rimaste in panchina
Maledetta pandemia
Hai tolto la dolcezza dei nostri giorni
Invecchiati di un anno
A guardare fiorire stagioni
Come in un backstage
Di un tempo perso, perduto, sprecato.
Fioralba Focardi 24/03/2021