
Norbert Conrad Kaser, o n. c. kaser (tutto in minuscolo), come amava firmarsi (Bressanone, 19 aprile 1947 – Brunico, 21 agosto 1978), è stato un poeta e scrittore italiano; sudtirolese di lingua tedesca, fu il capostipite della letteratura sudtirolese del dopoguerra, molto apprezzata nell’area germanofona, e nota anche in Italia soprattutto per le opere di Joseph Zoderer.
Nacque fuori dal matrimonio da Paula Thum, che, poco dopo la sua nascita, sposò Franz Kaser, invalido di guerra, che riconobbe il piccolo Conrad. Trascorse la propria infanzia nell’appartamento di servizio occupato dai genitori in una fabbrica di materassi a Brunico, dove il padre lavorava come portinaio. Frequentò il Liceo classico a Brunico, e svolse brevi supplenze come maestro elementare a Lasa in Val Venosta. In quel periodo compose le sue prime poesie. Nel settembre 1968 entrò nel convento dei frati cappuccini a Brunico, che lasciò nell’aprile successivo. Nel luglio 1969 consegue la maturità.
Nello stesso anno suscitò grande scalpore il suo intervento presso un convegno organizzato dalla Südtiroler Hochschülerschaft (l’associazione degli studenti universitari sudtirolesi), nel quale rivolse critiche durissime alla letteratura sudtirolese degli anni venti e trenta: sarebbe stato meglio se il 99% dei nostri scrittori non fosse mai nato, per quel che mi riguarda potrebbero mordere la polvere nella nostra patria, per non fare maggior danno), e invitando poi i partecipanti a spennare come un galletto l’aquila rossa, l’animale araldico del Sudtirolo, per un grandioso macello delle vacche sacre. Il suo intervento provocò un’ondata di sdegno nei mass media sudtirolesi e austriaci. Agli inizi di ottobre cominciò a studiare belle arti all’Università di Vienna.
Nel 1970 si reca per due mesi in Norvegia. Nel 1971 interrompe gli studi e torna in Sudtirolo, dove lavora come maestro elementare nelle scuole di montagna della Val Pusteria. Il 27 novembre 1971 sua madre muore.
L’alcolismo mina il suo fisico, per cui trascorre svariati periodi in ospedali e cliniche psichiatriche. Nel 1976 si iscrive al PCI, e lascia la chiesa cattolica. I suoi soggiorni in ospedale diventano più frequenti, e trascorre un periodo in una clinica specializzata della DDR. Il 21 agosto 1978 muore a Brunico per le conseguenze dell’alcolismo. La sua poesia ich krieg ein kind (aspetto un bambino) descrive il disfacimento del proprio corpo nell’imminenza della morte.
Norbert Conrad Kaser – Wikipedia
Serenata
così le notti stanno intrepide sulla neve
il giorno si è smarrito dietro i salici bianchi
ragazza mia
ragazza mia
Tu
sei lontana
non so se ora pensi o
sogni o dormi
intrepide stanno le nostre notti
separate
come le orme dei corvi
sui giardini
qui e lì
Traduzione di Gio Batta Bucciol
Bambino in 8 versi
papà dorme sul tavolo e tu vispo gli sei sopra
infila qualche cosa nell’orecchio di papà
fatti ancor più vicino all’orecchio di papà
così si sveglierà
papà dormicchia ancora
dormicchia fortemente
tu aggrappati al suo collo
e sopra la sua spalla dormi pur liberamente
traduzione G. Mariani