Sala di Michelangelo e della Scultura del Cinquecento
Museo Nazionale del Bargello
È una delle #primeopere del #Maestro, poco più che ventenne, e certamente la prima #sculturamonumentale in cui si cimentò, ispirandosi alla #statuariaclassica.
Questo giovane Bacco ebbro, in precario equilibrio e affiancato da un piccolo satiro che assapora un grappolo d’uva, fu commissionato all’artista – giunto per la prima volta a Roma nel giugno 1496 – dal #cardinale Raffaello Sansoni Riario per il palazzo della #Cancelleria, allora in costruzione.
Il cardinale, tuttavia, non apprezzò la scultura e la cedette al banchiere #JacopoGalli, nel cui giardino ricco di antichità il Bacco michelangiolesco rimase dal 1501 fin verso il 1570. Nel 1572 l’opera fu acquistata dai #Medici per 240 ducati e risulta esposta agli Uffizi almeno dal 1591. Posta nel corridoio della Galleria, a diretto confronto con capolavori dell’arte classica della collezione medicea, l’opera doveva dimostrare come #Michelangelo avesse uguagliato, se non superato, gli antichi fin dalla prima giovinezza.
La novità della posa instabile e della #composizione, che prevede più punti di vista, dimostra infatti il #superamento dei #modelliclassici e l’inizio della personale #ricercaespressiva del Maestro.
Il Bacco venne trasferito al Bargello nel 1873.