Ho scelto di scrivere Poesie sulla luna e come cornice ho scelto la fotografia di Andrea Luca Luongo.
Oppure le Fotografie sono il contenuto della poesia?
Credo che le immagini si possano fondere con le parole, laddove lo sguardo del fotografo cattura emozioni, emozioni che poi si trasformano in parole.
Ecco questa simbiosi è inevitabile per ogni forma di arte.
Così ho scelto di mescolare come fa un pittore, immagini, parole, emozioni in un nuovo percorso di crescita personale proprio con la luna, perchè quando sono nata il 4 febbraio di un po’ di tempo fa c’era la luna piena.
Fioralba Focardi
Aspettando il tempo giusto
E se ne va il giorno
Lasciando il suo torpore
Al calare del sole.
E lei che sorge e si fa splendore
Mentre un gatto nero
Se ne va a zonzo senza padrone.
Le obre pennellate
Chiaro scuri impressionistici bagliori
Buttati qua e là in una strada solitaria.
In fondo ma proprio in fondo
Laggiù oltre l’asfalto
Illuminato da un lampione
C’è il suo confine
Dove lei risplende serica
Diafana come Dea
Lontana mille e più chilometri
Ad aspettare emozioni
Lasciate sparpagliate
Da ululati di cani
Miagolii di gatti
Qualche vagabondo
Che non ha un tetto
Dove posare il capo e dormire.
Ma poi ci sono loro
Lontani sotto lo stesso cielo
Che stanno lì a guardarla
Aspettando il tempo quello giusto
Per scegliere la strada
Da percorrere insieme.®
Fioralba Focardi ®
Maschera
Togli la maschera
Fatti bella e danza
Niente è facile
Ma possibile sì.
Forme i passi
Danno vita a una danza
E le dita, accarezzano un sogno
Ieri parlavi
Oggi taci
Sigillata bocca
Ci ho lasciato un bacio
E sulla mia solitudine
Me ne sono andata.
Me ne andrò sempre sai
Quando la tristezza è più forte
Quando non sono certa
Quando non ho amore come coperta.
È la mia ragione che mi manca
O forse è solo la mia ingordigia d’affetto
A farmi sentire la voglia di fuggire
Quando mi mancano le braccia
Che sono nido dove riposare.
E come rondine migro
Ma non volo mai troppo lontano
Cerco sempre il tuo volto
Mai troppo distante.
Possiedo una maschera per tutti i giorni
La notte no, la getto via
Per essere la me più vera
Senza trucco e se posso scalza.
Ballo sulle parole
Bellissime melodie da pronunciare
Te le narravo
Comprovate firme
Di questo amore che non è amore
Ma forse è di più di quel che sembra. ®
Ti aspetto qui
E ti aspetto qui
Dopo che il giorno sia passato
E che le ore abbiano vissuto
Nel loro tormento imperfetto
A guardare il vuoto lasciato da una corona di spine.
Ti aspetto qui
Dove il blu sarà quasi nero e i pois saranno nel cielo
Accesi di meravigliosa bellezza
A guardare insieme il mondo dormire.
Ti prego sontuosa sorella ti aspetto qui
Non mancare stanotte
Voglio guardarti e imprigionarti
Tra le ciglia e lo sguardo
Raccontarti il mio vagare fra noia e imprevisti
Aggrappati alla follia, la mia
Di voler vivere libera
Contro un mondo che vuole vedermi con le spalle
Rivolte a un fosso.
Ti aspetto qui
Non mancare ti prego. ®
Cantami o Diva
In lontananza familiari ombre
Contemplano il mondo
Addomesticato come un cane alla sua catena
Che sa di casa ma è tutt’altra cosa.
Splendida risplende la tua aura
Di colori soffusi dipinti da quel genio
Che non ha volto e forse non esiste
Tanto tu sei lì, lassù nel firmamento spento
Per farti splendere
E il notturno cielo stanotte è illuminato
Del manto sontuoso della sua sposa
Piena e altera a cui gli uomini
Chiedono ascolto per cuori infranti.
Cantami o Diva dell’ira furibonda
Di questi tempi, come un tempo cantò Omero
Di Achille e delle sue imprese
Osanniamo oggi le nostre più bieche nefandezze
Verso i deboli e gli inascoltati
Calcando la parola come arma d’offesa.®
Eclissi di luna
Un contrabbasso e le sue note
Grevi e intense
Ricama la musica alla sontuosa notte
Si fa trasportare da un pianoforte
E un violino sommessamente
Sussurra delicate emozioni.
Il naso all’insù a puntare la luna
Che stanotte è vestita da sera
Guardala com’è bella
Sembra voglia invitarti a ballare.
Che meraviglia è questo colore così blu quasi nero
Lascia entrare sintomi leggeri
Brividi e battiti accelerati
Non sono malata
Oppure sì malata d’amore
E questa notte così romantica
Fa spazio alle parole e ai sospiri
E come la luna
Stasera mi vesto di pelle
E alla luce del tuo sguardo
La lascio brillare impudica
Forse un po’ indecente. ®
Splendida è la notte
Guardo la disperazione del tempo
Incatenato a dogmi costruiti
Per annientare l’anima.
Splendida è la notte
Che placa i rumori
Lasciando intravedere la pace
Da diverse angolazioni interiori.
Il silenzio è un’oasi alcova delle stelle
Ma tu signora altera stasera di vesti
Per festeggiare l’inganno
Ti vendi a ogni poeta, amante, o solo a te stessa
Splendi altera e vigili sulle strade che portano al vuoto
Nato da un sogno vendicativo
Reclutando lacrime a chi ne sa dispensare
Ostie dell’anima assolvono
O solo recano pace a chi ne ha bisogno. ®
Una triste canzone d’amore
E non c’è niente da fare niente da dire
Nell’egoismo blando di un addio
Fermato più volte sulle bocche cucite.
E mettiti bene in testa che non è saper vivere
Nelle finzioni di parole
Postume alle ragioni
Come un testamento redatto per scherzo
Da un notaio seduto a una scrivania
Di bugie e insicurezze.
E la storia la conoscono bene
Quelli che fingono
Quelli che non vivono
Quelli che hanno sempre delle ragioni.
Puttana è la notte dietro ai vetri
Che si nasconde alla vita e alla realtà
Di una scopata stropicciata
Alzando la gonna vicino a un lampione
Fa vedere le cosce senza troppo pudore
Mentre scalza e spettinata va altrove
E balla nell’aria una triste canzone d’amore.
Poesie di Fioralba Focardi ®
Fotografia Andrea Luca Luongo ®
I diritti sono riservati ®