16 aprile nasce Sarah Kirsch

Sarah Kirsch nata Ingrid Bernstein (Nordhausen, 16 aprile 1935 – Heide, 5 maggio 2013)

Sarah Kirsch nacque col nome di Ingrid Bernstein a Nordhausen in Turingia, il 16 aprile del 1935, da un accanito sostenitore della politica hitleriana. Crebbe nelle vicinanze del Campo Dora, un distaccamento del campo di concentramento di Buchenwald, che fu costruito pochi anni dopo la sua nascita. Sin da giovane, per contrastare l’antisemitismo dei genitori, cambiò il suo nome in Sarah. Studiò dapprima biologia ad Halle e in seguito letteratura a Leipzig. Nel 1960 sposò lo scrittore Rainer Kirsch con il quale pubblicherà, nel 1965, il volume in versi “Gespräch mit der Saurier” (Dialogo col dinosauro) . Dal 1965 i due vissero ad Halle come scrittori freelance e Sarah divenne membro della Unione degli Scrittori della Repubblica Democratica Tedesca. Quando la coppia divorziò, nel 1968, Sarah si trasferì a Berlino Est dove ebbe un figlio da una breve relazione con lo scrittore Karl Michel. Nel 1976 prese parte attiva nella protesta contro l’espulsione del poeta dissidente Wolf Biermann dalla Germania Orientale. Di conseguenza, nel 1977 lei stessa dovette lasciare il Paese e si trasferì a Berlino Ovest. Dal 1983 ha trascorso la sua vita nello Schleswig-Holstein dove è morta dopo breve ma grave malattia il 5 maggio 2013.

Giorno triste

Sono una tigre nella pioggia
L’acqua mi spartisce il pelo
Le gocce gocciolano negli occhi

Mi trascino lenta, barcollo sulle zampe
lungo la Friedrichstraße*
e sono al verde nella pioggia

Mi sperdo tra le auto ferme al rosso
Entro nel Caffè per un amaro
Divoro la Kapelle* e barcollo via

Ruggisco contro Alex* la pioggia tagliente
il grattacielo si bagna, perde la sua cintura
(Ringhio: si fa quel che si può)

Ma piove il settimo giorno
e sto male fino alle ciglia

Soffio contro me la strada vuota
E mi siedo sotto i gabbiani onesti

Quelli vedono tutti a sinistra nella Sprea*
E quando io tigre possente piango
capiscono: penso che qui avrebbero dovuto
esserci altre tigri.

*Sulla Friedrichstraße si trovava il Checkpoint Charlie, uno dei passaggi al limite fra la zona di Mitte (a Berlino Est) e di Kreuzberg (a Berlino Ovest).

*La Kapelle è la Cappella della Riconciliazione, una chiesa nel quartiere Mitte che fu inglobata nel Muro nel 1961 e non fu più accessibile alla comunità della Berlino Occidentale, perché situata nella cosiddetta “striscia della morte”.

*Der Alex, così viene chiamata Alexanderplaz dai berlinesi.

*Il fiume Sprea fungeva da confine naturale, un tratto del muro di Berlino correva parallelamente al fiume.

Volevo uccidere il mio re

Volevo uccidere il mio re
Ed essere di nuovo libera. Il bracciale
Che mi diede, quel bel nome
Lo tolsi e le parole gettai
via che avevo fatte: similitudini
Per i suoi occhi la voce la lingua
Montai bottiglie scolate
Le imbottii di esplosivo – questo doveva
Scacciarlo per sempre. Perché
La ribellione si compisse
Serrai la porta, me ne andai
Tra la gente, fraternizzai
In diverse case – eppure
La libertà non voleva diventare grande
Quella cosa chiamata anima questo articolo borghese
Non solo persisteva, divenne pure più mite
Ballava quando la testa
Sbattevo contro i muri. Andai seguendo
le dicerie nel paese che
sparlavano di lui, raccolsi
Tre volumi di malefatte una cartella
Di iniquità, persino menzogne
Annotai. Per ultima cosa
Volevo semplicemente tradirlo
Lo cercai, cercai di completare il piano
Baciai l’altro, sì che al mio
Re non capitasse niente

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