Sarah Hijazi aveva trent’anni

“Perdonatemi, ho provato a sopravvivere e ho fallito”.
Sarah Hijazi, 30 anni, arrestata e ripetutamente stuprata in carcere in Egitto per aver sventolato la bandiera arcobaleno della comunità Lgbt a un concerto…

La violenza è una forma di compiacimento di chi è debole e  si sente al sicuro in virtù della personalità che possiede e invece è piena di buchi neri, piena di controversie, e di fobie.

Una personalità che sfida, che mette allo scoperto le proprie  idee sessuali, politiche, religiose, idee, che sfuggono alla ragione delle persone condizionate da stereotipi culturali religiosi e politici, è facile preda del branco che si fa forte appunto della massa che lo circonda per annientare chi è diverso.

Sarah, ha subito per un anno, violenze fisiche, mentali e sessuali in virtù della sua sessualità che era “diversa” e per questo punita.

Ora è libera dalla sofferenza: “ma nello spazio nessuno può sentirti gridare“, Sarah, lascia a noi il peso di dover cambiare il mondo, nel suo ricordo e nel ricordo di tutte le vittime che hanno subito violenze di ogni genere, perché ogni tipo di violenza è una ferita alla nostra libertà.

Quante storie finite diversamente potremmo raccontare se invece di voltarci dall’altra parte avessimo avuto il coraggio di reagire al vigliacco.

Fioralba Focardi

Grazie a Imperfectum che mi ha ricordato la frase ma nello spazio nessuno può sentirti gridare, tratta dal film Alien

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